Bacino

Brenta–Bacchiglione

UoM Brenta - Bacchiglione (ITN003)

Il bacino del Brenta-Bacchiglione (circa 5.700 Km² di superficie) risulta dall’unione dei bacini idrografici dei fiumi Brenta, Bacchiglione e Gorzone. Tali fiumi, caratterizzati da interdipendenza e interconnessione, arrivano al mare attraverso un’unica foce.

Il fiume Brenta nasce in territorio trentino dal lago di Caldonazzo e nel suo intricato percorso sottrae e cede portate spesso anche notevoli a numerosi canali e rogge. I suoi principali affluenti sono il Cismon e il Muson dei Sassi.

Il fiume Bacchiglione costituisce un sistema idrografico assai complesso composto da corsi d’acqua che drenano da bacini pedemontani e da rivi di risorgiva. Esso attraversa Vicenza, Padova e Venezia per confluire infine nel Brenta presso Chioggia.

Il fiume Gorzone nasce come Fratta, prendendo le sue prime acque da un piccolo rivo alle quali si aggiungono i contributi idrici nella zona collinare compresa tra Costo di Arzignano e Trezze. Solo nei pressi di S. Urbano il Fratta prende il nome di Gorzone. Nel suo corso di valle il Gorzone corre a ridosso dell’Adige per piegare infine fino alla foce prossima a quella del Bacchiglione.

Il tratto di pianura del Brenta è stato soggetto a numerose esondazioni in passato che hanno causato danni, soprattutto nei comuni delle province di Padova e Venezia: nel 1882 vi furono 2 rotte arginali (Limena e Bojon), crollò il ponte di Curtarolo e furono gravemente danneggiati i ponti di Ponte di Brenta e la briglia di Strà mentre nel ’66 mentre una rotta arginale causò estesi allagamenti a Piazzola, Campo S. Martino, Curtarolo e Limena.

Nel 2010 un’alluvione ha coinvolto 130 comuni veneti di tutte le provincie ed ha allagato 140 km² di territorio; le zone più colpite sono state quelle di Vicenza e della sua provincia, della provincia di Padova e della provincia di Verona. Le forti piogge hanno fatto straripare diversi fiumi veneti, anche il Bacchiglione. Le persone coinvolte sono state 500.000. Nella sola provincia di Padova sono state sfollate 4.500 persone, e nel vicentino sono morte due persone.

Comuni coinvolti:

ALTAVILLA VICENTINA​, ANGUILLARA VENETA​, BASSANO DEL GRAPPA, BOLZANO VICENTINO​, BORGO VENETO​, BORGORICCO​, BOVOLENTA​, BRESSANVIDO, CADONEGHE​, CALDOGNO, CAMPO SAN MARTINO, CAMPODARSEGO​, CAMPOLONGO MAGGIORE, CAMPOSAMPIERO, CARMIGNANO DI BRENTA, CASALSERUGO, CASTELFRANCO VENETO, CAVARZERE, CERVARESE SANTA CROCE, CHIOGGIA, CODEVIGO, CORREZZOLA, COSTABISSARA​, CREAZZO​, CURTAROLO, DUEVILLE​, ENEGO, ESTE,  FONTANIVA, FOSSO’, GRANTORTO, LIMENA, LONGARE, LOREGGIA, LOZZO ATESTINO, MONTAGNANA, MONTEGALDA, MONTEGALDELLA, NOVENTA PADOVANA, NOVENTA VICENTINA, OSPEDALETTO EUGANEO, PADOVA, PIAZZOLA SUL BRENTA, PIOVE DI SACCO, POLVERARA, PONTE SAN NICOLÒ, PONTELONGO, POVE DEL GRAPPA, QUINTO VICENTINO, RESANA, SACCOLONGO, SAN GIORGIO DELLE PERTICHE, SAN GIORGIO IN BOSCO, SANDRIGO, SANT’URBANO, SELVAZZANO DENTRO, SOLAGNA, STANGHELLA, TORRI DI QUARTESOLO, VALBRENTA, VEGGIANO, VESCOVANA, VICENZA, VIGHIZZOLO D’ESTE, VIGODARZERE, VIGONOVO, VIGONZA, VILLAVERLA

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